L’informatore – di leslie silbert

 

Un’altra new entry nel campo del thriller e soprattutto un nome da tenere d’occhio.

Leslie silbert è una bellissima ragazza con un curriculum decisamente inusuale: prima di diventare scrittrice è stata un’agente della CIA (e questa è la realtà, non la trama del romanzo!), poi è passata a lavorare per un’agenzia investigativa, quindi ha deciso di scrivere un romanzo su un argomento che da sempre l’appassionava: lo spionaggio in epoca elisabettiana.

Nasce così questo “Intelligencer”, titolo originale che di fatto è di difficile traduzione, motivo x cui quello scelto da noi risulta essere il più vicino, anche se più a livello di traduzione che non di reale significato. Ma ci è già andata bene così, avrebbe potuto intitolarsi in modo ben peggiori!

Il romanzo ci racconta due trame parallele ambientate in epoche differenti: i giorni nostri ed il 1593.

Nel primo seguiamo le vicende della protagonista Kate Morgan, che ha non poche similitudini con la sua creatrice: Kate ha circa trent’anni, è un’ex agente della cia ed è passata poi a lavorare come inestigatrice. Ma kate ha una doppia vita (e chissà, forse non solo il personaggio!) perché l’agenzia è in realtà una copertura per alcuni operazioni in incognito dell’agenzia stessa e kate Morgan non ha mai smesso di lavorarci.

La sua specializzazione sono i manoscritti antichi, ed è proprio la comparsa di un libretto di eopca elisabettiana, che contiene un cifrario dei servizi segreti inglesi del periodo che la fa entrare in scena. Scoperto sul luogo di un furto d’arte andato male, i documenti contenuti al suo interno sono criptati e solo Kate, che (come la sua controparte reale) ha studiato lo spionaggio elisabettiano, può riuscire a capire perché ci siano troppe persone interessate ad avere, o far scomparire, quel quaderno compromettente malgrado siano passati 500 anni.

Nel 1593 invece, facciamo la conoscenza con un personaggio storico reale: christopher marlowe era un drammaturgo molto quotato dell’epoca, molto conosciuto ancora oggi, ma che si è visto mettere in ombra, all’epoca da un giovane ed invadente autore, un tale william shakespeare che, gli dicono, ha inventato dei cattivi molto più cattivi di quelli intentati da lui.

Ma anche cristopher marlowe ha una doppia vita (ed è anche storicamente provato), è un agente segreto di aua maestà, ovvero un “intelligencer”o che più o meno significa “cercatore di informazioni”. Marlowe si trova pressato tra i due servizi segreti dell’epoca, perché la regina elisabetta, lungi dal decidere chi dovrebbe gestire quella posizione, ha messo in concorrenza due personaggi con una moralità molto elastica, tant’è che durante lo svolgimento della storia decideranno a più riprese di eliminare o aiutare marlowe mentre segue in caso all’apparenza semplice (un carico di armi clandestine) ma che di fatto cela un oscuro complotto.

 

Le due vite, separate da 500 anni di distanza, finiranno con l’essere incrociate in modo inesorabile in un crescendo di tensione, colpi di scena ed un ritmo sempre più vertiginoso.

“l’informatore” è un thriller/spy story di classe e ricco di suspence e soprattutto con un’eroina tosta e non incline a rincretinirsi come spesso accade altri personaggi per biechi scopi narrativi,in fondo nella realtà non si può prendere in giro così facilmente un’agente segreto.ma anche kate dovrà scoprire che ci sono molte zone oscure, che ci sono troppi segreti e troppe persone che nascondono informazioni pericolose e che, come sempre accade, fidarsi è un grosso rischio.

Il vero termine di paragone, ammirevole, si può fare con la mitica serie televisiva “alias”, chi la conosce vedrà facilmente le somiglianze (il padre di kate è un uomo dai molti segreti e almeno ambiguo, il suo migliore amico jack ha non pochi rimandi all’agente vaughn o a will tippin), chi non l’ha mai vista scoprirà l’inizio di una serie di romanzi (perché è stato dichiarato dall’autrice ed è evidente dallo sviluppo della storia) dove misteri e azione si succederanno ad un ritmo incrdibile e dove diventerà sempre più difficile capire di chi ci si può fidare.

Lo scenario è pronto, i personaggi sono in scena, alcuni nascosti, altri  misteriosi.

E che l’avventura abbia inizio.

Voto 8